Le distrazioni sono dovunque
Ha preso avvio in questi giorni la campagna di ANIA per la sensibilizzazione sulla sicurezza stradale (qui il link ad uno spot realizzato dall'agenzia McCann Erickson per la fondazione).
Il messaggio, quest'anno, è quello di fare maggiore attenzione alla guida. Gli incidenti causati da guidatori distratti sono infatti in crescita, si stima siano il 25-30% del totale.
Soprattutto, dice il presidente della Fondazione Sandro Salvasi, si tende a sottovalutare l'impegno della guida, si fa fatica a concepire l'atto del condurre un veicolo come un lavoro vero e proprio a cui doversi dedicare con il 100% della concentrazione.
Ci sono tre tipi diversi di distrazione:
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visiva, si distolgono gli occhi dalla strada
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mentale, si pensa ad altro
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fisica, non si tengono le mani al volante
Quando si è impegnati, oltre che a guidare, a telefonare al cellulare o peggio a scrivere sms o usare il pc, si capisce bene che la distrazione coinvolge più di una capacità cognitiva: non solo non si sta pensando a quello che succede sulla strada, ma anche le mani e gli occhi sono impiegati in altre attività.
Secondo gli studi più recenti, le azioni che causano più frequentemente incidenti stradali dovuti alla distrazione sono:
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usare il telefono cellulare
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prendere un oggetto in movimento all'interno del veicolo
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guardare un oggetto, una persona o una situazione fuori dal veicolo
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leggere
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truccarsi
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lavorare al pc, prendere appunti
Si è anche visto che in media i conducenti che tendono a distrarsi mentre stanno guidando hanno più probabilità di essere coinvolti in un incidente.
L'uso di telefoni con viva voce o con auricolari non risolve il problema, perché è vero che le mani riescono a rimanere sul volante, ma la testa “vola” altrove, dunque la prima precauzione da prendere è quella di NON TELEFONARE quando si è alla guida, piuttosto ci si ferma e poi si riprende la marcia dopo la conversazione. Stesso discorso per chi è abituato a mangiare in macchina o ha a che fare con bambini parecchio turbolenti o animali che pretendono tutta l'attenzione del guidatore: cerchiamo di capire che la guida è un lavoro vero e proprio e che come tale deve essere svolto in concentrazione e tranquillità. Cerchiamo di farlo capire anche a chi si siede accanto a noi.
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