Via i cartelli solo in tedesco. E scoppia la polemica tra Fitto e la provincia di Bolzano
Si è saputo, dai quotidiani di oggi, dell’intenzione del ministro per il rapporti regionali e per la coesione territoriale, Raffaele Fitto (in foto - fonte: www.affariregionali.it), di diffidare il presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder, qualora non mettesse in atto il suo invito a sostituire i cartelli in tedesco con cartelli bilingue.
Il comunicato stampa relativo all’iniziativa del ministro è disponibile sul sito dell’ANSA.
È bene precisare che si fa riferimento non ai cartelli stradali generici: quelli devono essere scritti nelle due lingue, perché il Trentino è una regione a statuto autonomo e la comunità linguistica tedesca è una realtà riconosciuta dallo Stato italiano, ma il Trentino fa sempre parte dell’Italia.
La discussione verte sulla cartellonistica dei sentieri di montagna. Alle richieste di Fitto il presidente della provincia di Bolzano, Durnwalder, ha risposto così: «il ministro mi chiedeva di impegnarmi a sostituire tutti i cartelli entro due anni. Ma io non posso impegnarmi per una cosa che non ho fatto io. Ero pronto a dare delle indicazioni per una sostituzione graduale e per inserire ciò che può essere tradotto, come le parole "sentiero", "lago", "cima". Mi chiedeva che venissero tradotti tutti i toponimi, ma io non posso essere un secondo Tolomei. Ero pronto a impegnarmi affinché venissero inseriti i nomi previsti con legge regionale, vale a dire quelli dei Comuni. Fitto voleva inserire clausole che avrebbero anticipato ciò che dovevamo decidere con legge provinciale. Avrebbe voluto che i nuovi 35 mila cartelli da inserire grazie al finanziamento Ue fossero tutti bilingui. Ma io non sono un dipendente di Fitto». Durnwalder riferisce anche che «io ero davvero pronto ad accettare diverse cose, perché trovo poco simpatico che i cartelli siano monolingui. Mi auguro che ora prevalga il buonsenso, altrimenti c'è il rischio che scoppi una guerra etnica che rafforzerà la destra tedesca».
A tarda sera, la replica di Fitto. «Il presidente Durnwalder ha ritenuto di non firmare un'intesa che prevedeva la rimozione entro il 30 settembre 2012 del 90% dei circa 36 mila cartelli in lingua tedesca apposti lungo i sentieri di montagna della provincia bolzanina e la contestuale sostituzione con altrettanti cartelli bilingue oppure trilingue come previsto», si legge nella nota.
Ora sarà il consiglio dei ministri a valutare quali possano essere le soluzioni finalizzate al pieno rispetto del bilinguismo «che non vuoi dire harakiri politico per nessuno ma semplicemente rispettare lo statuto di autonomia» (Corriere dell’Alto Adige – dal sito www.affariregionali.it).
In effetti, notizia fresca fresca, il consiglio dei ministri ha deciso ieri 22 luglio di appoggiare l'iniziativa di Fitto e "ha ritenuto necessario dare inizio alla procedura di attivazione del potere sostitutivo prevista dall'art. 120 della Costituzione - vale" a dire:
Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione (art. 120 della Costituzione)
Vale a dire: o lo fate voi o lo facciamo noi, il Governo non ammette repliche.
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http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_23/Il-governo-a-Bolzano_3b8ff9c0-9621-11df-852a-00144f02aabe.shtml
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