Microcar e autoscuole, un rapporto difficile
"Sono in difficoltà, sono rimasta sola e per fare la spesa e altre commissioni ho bisogno di spostarmi in macchina… ma ho paura! Ormai sono anziana, come faccio? Chi mi dà lezioni per guidare la microcar?": la signora Vittoria ci parla del suo problema e, dopo un rapido sondaggio, capiamo che l'esigenza non è isolata, molti vogliono prendere lezioni di guida sui quadricicli ma le autoscuole spesso e volentieri fanno orecchie da mercante.
Facciamo il punto: le micro-car, in gergo burocratico "quadricicli leggeri con massa a vuoto inferiore a 350 kg, potenza massima di 4 kw e velocità massima di 45 km/h", sono veicoli assimilabili ai ciclomotori. Per guidarli serve il Certificato di Idoneità alla Guida di ciclomotori (C.I.G.C o patentino), che si ottiene dopo avere frequentato un corso di teoria. I minorenni devono anche superare un esame teorico e uno pratico, gli altri no (per tutta la casistica rimandiamo alla lettura di questo articolo). C’è da aggiungere che l'esame pratico si può sostenere sia su un ciclomotore a due ruote che su una microcar: la sostanza non cambia perché il patentino, a prescindere dal tipo di esame, abilita alla guida di entrambi i veicoli.
Le autoscuole non sono obbligate ad avere una microcar nel proprio parco-veicoli e dunque, dato che l'esame del patentino si può anche fare su un ciclomotore, scelgono di addestrare gli allievi e di presentarli agli esami sulle due ruote. Eppure guidare un ciclomotore è diverso che guidare un quadriciclo! L'ingombro sulla strada ha un peso diverso, e le manovre pure. Ci sono problemi di visibilità e di gestione degli spazi che vanno affrontati in modo differente.
La microcar è più sicura di un ciclomotore grazie alla presenza della scocca indeformabile e degli airbag (ebbene sì, quelle nuove ce li hanno e superano i test EuroNCap come le autovetture tradizionali), inoltre è più adatta ad essere guidata da utenti deboli come disabili, anziani, soggetti con problemi di equilibrio e di natura psicologica. Le microcar sono leggere e vanno a velocità molto bassa, i motori non possono essere truccati, ragione per cui non sono nemmeno molto pericolose in caso di incidente. Insomma, la microcar rimane la "Cenerentola" dei veicoli anche se ha dalla sua molte note positive, ci spiega Giacinto Zoccali, rappresentante dell'associazione Ancma sezione Quadricicli e animatore dell'iniziativa "Ruote sicure" per la Provincia di Varese, sempre per la sezione quadricicli. "Molti sono rimasti alla vecchia idea della microcar come macchinetta poco efficiente e molto costosa, un oggetto per pochi, mentre invece non è così". Riflettiamo sul prezzo, a volte pari a quello di un'utilitaria comune, e ci risponde: "Questo è un tipo di veicolo che non si svaluta subito, si può comprare a 8 mila euro e rivendere, dopo 4 anni, a 6 mila. È un'auto che si ripaga da sola".
Il signor Zoccali è convinto che bisogna vincere anche la resistenza delle autoscuole, affinché l'uso del veicolo si estenda a fasce più ampie di utenti, e per questo motivo sarà presente alle manifestazioni di Ruote Sicure per la sicurezza stradale in Provincia di Varese (previste a Luino lunedì 14 maggio e a Saronno venerdì 18 maggio) dove si potranno fare tutte le prove che si desiderano. "Aggiungo che l'associazione Ancma sarà disponibile in futuro a fare dei corsi gratuiti agli istruttori che vogliono conoscere meglio il veicolo, noi lo facciamo vedere e provare, poi le scuole guida non devono nemmeno acquistarlo, possono noleggiarlo o farlo noleggiare all'allievo. Ora come ora si tratta di un progetto pilota che coinvolge la Provincia di Varese ma in futuro, se ci sono i numeri, potrà estendersi in tutta Italia. A costo zero le autoscuole che offrono una formazione specifica sulla microcar ci guadagneranno in immagine e credibilità".
Pungolato sulla domanda su come fare con i doppi comandi, se bisogna metterli o no, Zoccali risponde che non servono, il veicolo è leggero e va ad una velocità massima di 45 km/h, per bloccarlo in caso di pericolo è sufficiente, per l'accompagnatore, tirare con energia il freno a mano.
Le autoscuole interessate all'iniziativa possono contattare direttamente il sig. Zoccali all'indirizzo mail guidasicuraminicar@gmail.com.
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