Obiettivo UE 2015-2020: ridurre il numero dei feriti gravi
Obiettivo UE 2015-2020: ridurre il numero dei feriti gravi
L’Unione Europea ha molto a cuore il tema della sicurezza stradale.
Commissioni di esperti si interrogano, ogni anno, su come poter diminuire gli incidenti stradali e il conseguente numero di vittime della strada.
Frutto di tante discussioni e provvedimenti sono i risultati più che positivi riscontrati nel 2012.
Dai dati sembra infatti che nel 2012 sulle strade europee ci siano state il 44% in meno di vittime. Anche il numero di feriti gravi è diminuito del 25% rispetto all’anno precedente, ma non quanto ci si aspettava.
Per questo uno degli obiettivi che l’Unione Europea si è proposta di raggiungere entro il 2020 è l’abbassamento ulteriore della quota di feriti e feriti gravi.
Se pensiamo che per ogni vittima della strada ce ne sono 4 che rimangono feriti gravi, con disabilità permanenti e che durante il 2011 sono rimaste ferite in Europa 1,5 milioni di persone per un costo socio economico pari circa al 2% del Prodotto Interno Lordo europeo, ci rendiamo conto di quanto sia importante trovare il modo di far scendere il più possibile questa percentuale.
Susanne Lindhale, uno dei membri della Commissione europea per la sicurezza stradale, ci dice che per riuscire in questo intento e “prendere dei provvedimenti che siano realmente efficaci al fine di diminuire il numero dei feriti sulla strada, si ha prima di tutto la necessità di arrivare ad una comune definizione di ‘ferito grave’”.
Una definizione comune a tutti gli stati membri di ‘ferito grave’ permetterebbe infatti di collezionare dati specifici che, successivamente analizzati, porterebbero a delle soluzioni pratiche ed efficaci per intervenire sulla questione.
Per ovviare a questa mancanza di dati certi sull’argomento, l’Unione Europea ha proposto di utilizzare un sistema basato su criteri medici chiamato MAIS, Maximum Abbreviated Injury Scale, cioè un sistema codificato fondato su concetti di anatomia base che è in grado di descrive la gravità delle ferite individuali, con particolare attenzione ai traumi.
Il codice, già largamente usato dai medici professionisti e negli archivi ospedalieri, potrebbe essere la soluzione per gli stati membri per collezionare dati “uniformi” da riportare nel Database degli Incidenti sulle Strade Europee.
Entro il 2014 ci si augura di avere i primi report dettagliati da analizzare e di poter quindi definire degli obiettivi specifici che portino alla riduzione del numero dei feriti gravi, obiettivi da raggiungere tra il 2015 e il 2020.
Fonte MOVE-ROAD-SAFETY-NEWSLETTER
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