Sicurezza stradale, l’iniziativa di Genova fa discutere
“Fai il bravo, non correre” – il messaggio è più o meno su questi toni, tipo nonna-che-saluta-nipote-in-libera-uscita, ci immaginiamo il ragazzino che fa spallucce e risponde si-si con la mano già sull’acceleratore a dare gas al motore e alla sua voglia di sballo.
I 2000 manifesti che a partire da giugno tappezzeranno i muri di Genova, voluti dall’amministrazione comunale per diminuire il numero di incidenti stradali, riportano fotografie di particolari scioccanti (il peluche di un bambino, un casco insanguinato, ecc.) accompagnate dalle seguenti frasi: Salva la vita non guidare se hai bevuto; rispetta i limiti di velocità; non telefonare mentre guidi; non distrarti mentre guidi; vai piano e salvati la vita.
Il noto pubblicitario Oliviero Toscani, intervistato sull’argomento, si è detto deluso per un’occasione persa perché secondo lui si sarebbe potuto fare molto meglio, mentre così non c’è comunicazione e il messaggio non arriva. Come si potrebbe migliorare la campagna? gli hanno chiesto, e lui ha risposto: «L’immagine del casco rotto e insanguinato sulla strada, basterebbe quello. Ognuno di noi sa che cosa succede sulle strade, non c’è bisogno di altro. Si propone di vedere che cosa succede quando uno guida bevendo o se è distratto, qual è la conseguenza. Non “vai adagio, metti la maglietta di lana”... Uno reagisce dicendo “vai a cagare”, cancella tutta l’efficacia della campagna. Poi la grafica è complicata, con quelle strisce colorate... Vorrebbe essere “shock”, ma non lo è, è tutto falso. Non è credibile».
fonte: ilsecoloXIX.it
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